Principi Fondatori del Progetto Educativo
La nostra scuola ha come finalità la promozione umana dei bambini e delle bambine e si colloca nella prospettiva di un umanesimo cristiano, all’interno cioè di una visione cristiana dell’uomo e dell’educazione.
Educare significa cercare il bene ed accompagnare i bambini alla ricerca di ideali e valori, promuovendo la capacità di vivere con libertà e responsabilità. La centralità della persona è assunta come criterio pedagogico fondamentale che si esprime concretamente nella progettazione e nell’azione educativa
Il nostro fine è di formare i bambini in modo globale e armonico tenendo in conto tutti gli ambiti di sviluppo: fisico, psichico, emotivo-relazionale, sociale, spirituale.
CI muoviamo all’interno delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” e abbiamo come finalità la promozione nei bambini dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
PROGETTUALITÀ DIDATTICA BASATA SULLE NEUROSCIENZE
Da due anni partecipiamo alla formazione della Fism di Parma che collabora con l’Università degli studi di Parma, Dipartimento di Medicina e Chirurgia in particolare con Professor Leonardo Fogassi e Prof.ssa Rollo.
Partendo dal concetto di plasticità neuronale e quindi dal fatto che lo sviluppo del cervello è influenzato dall’esperienza che i bambini e le bambine incontrano, ci stiamo interrogando e abbiamo avviato percorsi di ricerca per comprendere quali attività promuovono maggiormente lo sviluppo e le connessioni tra le varie aree celebrali.
Siamo partiti dalla conoscenza che il cervello nel corso del suo sviluppo ha bisogno di fare esperienze motorie e tattili affinché si sviluppino le aree che sono il punto di partenza per la maturazione delle aree superiori (linguaggio e pensiero complesso). Il rapporto tra sensi e motricità è il nostro punto di partenza per la progettazione didattica: promuoviamo esperienze concrete, basate sull’interazione diretta con i materiali.
LA SCUOLA INTESA COME DISPOSITIVO DI COMUNITÀ
Siamo convinti che la scuola abbia il compito di proporsi come “antenna recettiva”, ponendosi in ascolto e in dialogo con le realtà territoriali nella convinzione che entrambi i soggetti possano essere risorsa e stimolo l’uno per l’altro. La scuola si propone quindi come presidio di socialità e accoglienza.
Attraverso una rinnovata attenzione alle famiglie che si concretizza in iniziative di socializzazione, in buone prassi di accoglienza, di frequentazione e affidamento reciproco, e alla cura delle relazioni – tra le persone e con i luoghi – che è possibile promuovere nelle famiglie e già nei bambini un senso di appartenenza alla comunità territoriale, ovvero l’attaccamento ad un contesto di vita che diviene riferimento identitario e sociale.
LA RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA’
Nel segno dell’accoglienza e dell’inclusione…
Proseguiamo il lavoro iniziato nel 2015 con il CeDisMa (Centri Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità) al fine di rilevare precocemente eventuali difficoltà di bambini e bambine in età prescolare attraverso l’utilizzo di protocolli osservativi e progettuali.